“Green zone”, un percorso di inclusione sociale per richiedenti e titolari di protezione internazionale

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Il progetto di volontariato “Green zone” vede protagonisti titolari e richiedenti protezione internazionale ospiti nelle strutture della rete Sprar gestite dalla Fondazione San Giovanni Battista il cui ente titolare è il Libero Consorzio dei Comuni di Ragusa.

Il progetto nasce da un protocollo d’intesa siglato dal dirigente del Libero Consorzio, Raffaele Falconieri e dal presidente della Fondazione, Renato Meli.

La fondazione –  dichiara il presidente Renato Meli intervistato in occasione della firma del protocollo – opera nel settore  dell’accoglienza da oltre 15 anni. Da tre anni proponiamo percorsi di volontariato e cittadinanza attiva per favorire processi di integrazione efficaci e stabili tra migranti e cittadini presenti sul territorio. Un modo per prevenire fenomeni di discriminazione sempre più ricorrenti. La cura del verde pubblico, la pulizia di spazi comuni sono azioni che hanno l’obiettivo di favorire la costruzione di un orizzonte di valore sociale e civico condiviso mediante attività di volontariato da parte dei migranti ospiti di centri di accoglienza, al servizio del territorio di riferimento”.

Il progetto di volontariato – continua Raffaele Falconieriva a vantaggio della collettività, dà un segno tangibile di impegno e volontà di partecipazione delle persone accolte sul nostro territorio. Il valore di tali attività è immediatamente legato non solo all’impiego del tempo in maniera costruttiva, ma anche alla possibilità di apprendere nuove competenze”.

Inoltre – aggiungono i firmatari del protocollo di intesa – il prendersi cura di spazi in stato di abbandono e degrado e di persone ha importanti valenze simboliche e l’intento palese di scalfire la diffidenza e l’indifferenza che talvolta separano i due mondi, mettendo in diretta connessione le strutture di accoglienza e la città con i suoi abitanti. Infine, l’accudimento di aree locali di uso comune, costituisce concreto strumento di cittadinanza attiva e consapevole per i migranti, nonché fonte di sensibilizzazione per la cittadinanza tuttaAttraverso attività come quella proposta, si può contribuire a prevenire, mitigare e rispondere ai differenti meccanismi di esclusione sociale che, in quanto tali, precludono e ostacolano il pieno sviluppo degli individui e della comunità nel suo complesso”.

Da metà ottobre a dicembre 2018 e da febbraio a dicembre 2019 nove richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale o umanitaria accolti nei centri Sprar di Ragusa e Comiso svolgeranno attività di volontariato per la salvaguardia e la manutenzione del verde pubblico in stato di abbandono o degrado presso strade provinciali. Inoltre potranno svolgere compiti di vigilanza, gestione e sorveglianza nelle aree esterne agli edifici scolastici nonché, in presenza del personale già in servizio presso gli enti locali, potranno essere adibiti al presidio e alla sorveglianza degli attraversamenti pedonali in concomitanza con le fasi di accesso ed uscita dalla scuola da parte degli studenti.

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