“Sistema SPRAR, l’unica esperienza in questi ultimi 20 anni di buona accoglienza ed integrazione”

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Da Rimini, dove è in corso la XXXV Assemblea Nazionale Anci quest’anno dedicata al tema “Prima cittadini. Sindaci, fuori dal luogo comune”, si alza la voce di alcuni sindaci: su L’Indiscreto.it e su Cronachemaceratesi.it il sindaco di Macerata Romano Carancini, partecipando alla tavola rotonda sull’argomento “Il lavoro è fondamenta delle comunità”, in conclusione del suo intervento fa un appello a «battersi contro il decreto legge 113/2018 sull’ immigrazione che di fatto smantella il sistema SPRAR, unica esperienza in questi ultimi 20 anni di buona accoglienza ed integrazione. Smantellare SPRAR vuol dire negare un principio costituzionale e accrescere l’ irregolarità dei migranti che già oggi sono sul territorio».

Intervenuta all’Assemblea dell’Anci anche la Sottosegretaria all’Economia Laura Castelli sul tema del ridimensionamento dello Sprar ha detto: «Il parlamento ha sensibilità diverse che fanno parte del dibattito della politica»…«Ritengo doveroso e anche legittimo che si apra un confronto con il Viminale» (Italia Oggi).

Si è svolto ieri 24 ottobre a Lecce (articolo su Il Quotidiano di Puglia e su Paesenuovo.it) l’incontro, aperto al pubblico e a tutti gli organi di informazione e organizzato dal Coordinamento degli enti gestori Sprar della provincia di Lecce (Associazione Philos, G.U.S., Cooperativa Rinascita e Arci Lecce), per approfondire i contenuti della riforma e capire insieme le conseguenze di un’eventuale approvazione definitiva. Su Lecceprima.it si possono leggere le dichiarazione dei numerosi relatori che si sono susseguiti a cominciare da Anna Caputo, presidente Arci Lecce che ha dichiarato: «Siamo fiduciosi nel fatto che chi ha gestito l’Italia finora ha sempre creduto nel sistema Sprar e allo stesso tempo siamo sicuri che all’interno del governo attuale vi siano più voci e più idee su come condurre il discorso accoglienza in Italia. Il decreto rischia infatti di abbattere un sistema virtuoso, creando sacche di pericolosità sociale e clandestinità che non giovano a nessuno». «All’interno degli Sprar vi sono moltissime famiglie che hanno trovato supporto per ogni necessità, dalla salute all’istruzione dei figli. Famiglie che ora rischiano di dover interrompere un percorso virtuoso. Così come gli operatori dei centri rischieranno di perdere il posto. Questo decreto è sbagliato perché produrrà insicurezza, clandestini e metterà fine a un sistema dell’accoglienza proficuo. Soprattutto va eliminata alla radice l’equazione posta tra immigrazione ed insicurezza sociale» ha aggiunto Andrea Pignataro del G.u.s. Lecce.

Agli appelli del Coordinamento degli enti gestori Sprar della provincia di Lecce si sono uniti anche i sindaci degli enti locali in cui sono attivi i progetti Sprar in provincia di Lecce come Martano, Leverano, Caprarica, Uggiano, Lequile, Trepuzzi, Andrano, Castrignano De’ Greci e Lecce. «Da parte nostra l’esperienza dello Sprar è eccellente», ha chiosato il primo cittadino di Caprarica di Lecce Paolo Greco, mentre Marcello Rolli, Sindaco di Leverano ha dichiarato: «Siamo un comune che ospita e oggi quella generazione di cittadini è una comunità che non ha un problema di sicurezza. Sono persone che danno un contributo enorme all’economia del paese e in tutti questi anni non c’è stato un solo episodio criminale che ha coinvolto un cittadino straniero».

Sempre sul tema decreto legge sicurezza e immigrazione, Ilfoglio.it, ildubbio.it e Sardegnaoggi.it rilanciano l’adnkronos di Doriana Sarli del M5S, membro della Commissione Affari Sociali della Camera, secondo la quale: «il decreto sicurezza andrebbe proprio ritirato, perché aumenta l’insicurezza e il numero di irregolari. I nostri sindaci (ma, sono sicura, non solo loro) sono contrari, considerate le criticità che l’affossamento degli Sprar comporterebbero».

Su IlDispaccio.it e Strettoweb.com Antonio Castorina, Consigliere Metropolitano delegato al bilancio del comune di Reggio Calabria afferma in una nota che: «Abbiamo deciso di presentare una Mozione Urgente con la quale il Consiglio Metropolitano affidi mandato al Sindaco per chiedere al Ministro dell’Interno la sospensione in via transitoria dell’applicazione del Decreto Legge 113 riguardante immigrazione e sicurezza. Di per sé appare bizzarra la decisione del Ministro Salvini di accorpare in un unico Decreto Legge due materie ontologicamente diverse come la sicurezza e l’immigrazione, ma come se non bastasse il DL 113/2018, attualmente in fase di conversione mette in gravissime difficoltà i Comuni rispetto al sistema di accoglienza, causando gravi disagi e ricadute inevitabilmente negative sui territori interessati dai progetti SPRAR e quindi anche sui cittadini».

Su Larepubblica.it, Nuova Società e Cronacaqui.it si può leggere che oggi a Torino il capo della procura della Repubblica Armando Spataro firmerà con la cooperativa sociale Ariel un protocollo di intesa per l’impiego in forma volontaria di alcuni richiedenti asilo negli uffici della procura. «Sulla base di un piano di riparto nazionale e regionale – spiega Spataro – i richiedenti asilo sono ospitati in Centri di accoglienza straordinaria (Cas) o nell’ambito del Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati (Sprar). Come richiamato dal Ministero dell’Interno nel Piano nazionale di accoglienza del 2016 è utile porre in essere percorsi finalizzati a superare la condizione di non operosità dei richiedenti ospitati sul territorio attraverso l’individuazione di attività di volontariato o di servizi utili alla collettività».

Su La Stampa, inoltre, Spataro aggiunge: «Vanno favoriti i processi di integrazione di persone che richiedono protezione internazionale sostenendo in questo modo la crescita della coesione sociale e il superamento delle cause di conflitto sociale».

Lunedì 29 ottobre alle 11:00 a Roma, presso la sede di Caritas Italiana, verrà presentato il viaggio di “Ventotene”, il camper dei comuni del Welcome della Rete Caritas-Consorzio Sale della Terra Benevento, che dopo essere stato al Sabir Festival, continuerà a macinare chilometri per raggiungere altri cento piccoli comuni italiani e portare il suo messaggio di accoglienza.

Su La Gazzetta di Reggio un articolo sull’iniziativa “Cresco Award Città Sostenibili”, promosso da Fondazione Sodalitas con il patrocinio e la collaborazione di Anci, nato  per premiare le iniziative dei comuni italiani più efficaci nel promuovere in modo diffuso lo sviluppo sostenibile dei territori. Ieri, nel corso dell’Assemblea Anci il progetto “Qua, il quartiere bene comune” è stato premiato come vincitore. Il premio è stato conferito da Adriana Spazzoli, presidente dell’associazione Sodalitas al sindaco Luca Vecchi, il quale sottolinea l’importanza del riconoscimento: «Un premio che ci onora, riconosce l’azione di Reggio Emilia nei quartieri come buona prassi e modello di valore e di questo riconoscimento tutti i reggiani devono sentirsi orgogliosi».

Oggi (Sassuolo.it) anche a Bologna come in altre città italiane si terrà la presentazione del Dossier Statistico Immigrazione 2018 di IDIOS – Centro Studi e Ricerche sull’immigrazione in partnership con il Centro Studi Confronti e in collaborazione con Unar – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali. Per l’occasione un rappresentante di ASP-Città di Bologna presenterà i dati “Bologna Cares!” sul sistema SPRAR bolognese.

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