Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione

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All’alba del 3 ottobre del 2013 persero la vita, davanti l’isola di Lampedusa, 368 migranti. Un giorno che urlò la disperazione di chi migra nel modo più estremo. Migliaia sono stati i morti nel mediterraneo in questi anni. E per ricordare e avere consapevolezza, come paese e come continente, di cosa significhi tentare di emigrare per sfuggire alle guerra, alle persecuzioni e alla misera, la Repubblica italiana riconosce la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, che viene celebrata oggi per la prima volta.

Memoria per non dimenticare

“Sono morti che interrogano le nostre coscienze”, scrive oggi il Presidente dell’Anci Piero Fassino sul sito dell’Associazione, “e che dicono quanto siano poveri e meschini tanti distinguo, tanti allarmi, tanti egoismi”.

Prosegue il Presidente:”Memoria” per non dimenticare quei bambini, quelle donne, quegli uomini che hanno trovato la morte in un viaggio che per loro era della speranza. Non dimenticare l’abisso di povertà, di fame, di dolore da cui fuggivano. Una condizione umana di sofferenza e di sottosviluppo che richiama la responsabilità delle nostre nazioni ricche di agire – con investimenti e politiche di cooperazione economica e sociale – per far sì che anche in quei luoghi disperati si possano creare opportunità di sviluppo e di vita dignitosa.

“È a questi valori”, conclude il presidente Fassino,”, che si ispira l’azione di tanti Sindaci e di tante comunità locali, che con generosità e piena disponibilità, hanno accolto profughi e migranti, dando loro un tetto, integrandoli e facendoli sentire rispettati e benvoluti. Un impegno che, accanto alle strutture comunali, vede mobilitate ogni giorno parrocchie, associazioni umanitarie, istituzioni sanitarie e educative e tante persone che mettono a disposizione le loro competenze.
Ed è con la consapevolezza di quanto tutto ciò sia giusto che riconfermiamo l’impegno dell’Anci e dei Comuni italiani a fare fino in fondo e bene la propria parte in una grande azione di solidarietà e fraternita’.”

Temi dunque che una comunità nazionale deve affrontare e discutere perché si diffonda sempre più la cultura di un’informazione corretta, la cultura dell’accoglienza, della convivenza, della pace, del rispetto dei diritti umani.

Son tante le iniziative per questa prima Giornata Nazionale, a cominciare dalle scuole, dove gli studenti sono chiamati a produrre opere e elaborati, sia scritti che grafici, dai fumetti alle fotografie e ai video e via così.
E le scuole dei 28 paesi dell’Unione europea sono state coinvolte in un ampio progetto dedicata all’immigrazione, all’asilo e ai diritti umani, “L’Europa inizia a Lampedusa”, che ha fatto convergere sull’isola porta d’Europa 200 ragazzi delle scuole superiori per una serie di attività (workshop, laboratori, incontri, seminari, testimonianze, dibattiti), a partire già dai giorni scorsi e culminanti nella celebrazione odierna.

Un’iniziativa promossa dal Ministero della pubblica istruzione, finanziata dal Ministero dell’Interno, in collaborazione con il Comitato 3 Ottobre, la onlus nata nel 2014 proprio per istituire questa data simbolo della memoria e per una cultura dell’accoglienza.


E nascerà, in questa occasione, la sezione Giovani nel Museo della Fiducia e del Dialogo di Lampedusa e Linosa, dove saranno raccolte opere creative che raccontino la solidarietà e l’incontro tra i popoli.

E ancora cerimonie, iniziative e incontri anche in tanti progetti Sprar, per sensibilizzare l’opinione pubblica alla solidarietà civile, al rispetto della dignità umana e del valore della vita, all’integrazione e all’accoglienza.
In Senato, per ricordare gli uomini, le donne e i bambini morti nel mediterraneo, le stime dicono più di diecimila dal 2014, che fuggivano dalla povertà, dalla guerra, dalla violenza, ognuna con un nome e una storia, in Sala Zuccari, si svolgerà, alle 17, l’incontro “Vedere gli stranieri”, coordinato dal senatore Luigi Manconi, Presidente della Commissione del Senato per la tutela e la promozione dei diritti umani. Le parole del presidente del Senato Pietro Grasso precederanno gli interventi di padre Enzo Bianchi e la lettura dell’attrice Maddalena Crippa di “Lampedusa Beach” della scrittrice Lina Prosa (diretta webtv di Palazzo Madama).
A Catania due iniziative, l’una dell’assessorato alla scuola del Comune, a Palazzo della Cultura, nata su proposta di Anci Sicilia e che coinvolgerà le scuole; l’altra nell’aula consiliare di Palazzo degli elefanti, con il sindaco Enzo Bianco e con le testimonianze del contrammiraglio Nunzio Martello, comandante della Capitaneria di Porto di Catania, il vicario episcopale per la Cultura mons. Gaetano Zit, il vicepresidente della Comunità islamica di Sicilia Ismail Bouchnafa e gli interventi delle associazioni di volontariato impegnate nelle attività di accoglienza ai migranti.
E ancora, solo per citarne alcune, iniziative e proiezioni di film e video sull’immigrazione a Terni, Capannori (Lu), Ortonovo (SP), Modena (dove farà tappa la “Croce di Lampedusa”, realizzata da artigiani locali con i legni dei relitti dei barconi), Roma, dove, in piazza del Pantheon, l’Arci ha organizzato un flash mob, o in Trentino Alto Adige, dove è in svolgimento la “Settimana dell’accoglienza” (dall’1 al 9 ottobre), con un focus dedicato alla ricorrenza del 3 ottobre.

Anche durante la programmazione giornaliera, reti radio e tv (dalla Rai a TV2000) dedicheranno spazi di approfondimento al tema dell’immigrazione.

E in prima serata Raitre trasmetterà “Fuocoammare” di Francesco Rosi, un film che ha commosso e sferzato tutta Europa.
E proprio al film di Rosi, RadioSprar di Barcellona Pozzo di Gotto fa riferimento un post pubblicato su Facebook. I ragazzi che animano le trasmissioni infatti hanno deciso di aprire le porte della loro struttura questa sera.

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