Battiti di integrazione. Il progetto Sprar del Comune dell’Aquila

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Il primo progetto SPRAR presentato dal Comune dell’Aquila al Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi d’Asilo (FNPSA) è stato quello per il triennio 2011-2013, nel bando dell’ottobre 2010, in cui si prevedeva una disponibilità di 15 posti. Ente gestore, individuato attraverso una gara di affidamento del servizio, il Comitato Territoriale Arci L’Aquila. Inizialmente il progetto è rientrato sotto quella che è stata definita Emergenza Nord Africa (ENA). Successivamente, nel 2013, è diventato un progetto SPRAR ufficiale. I primi arrivi a L’Aquila nel novembre 2011. E’ nato così a L’Aquila un nuovo progetto, inserito in un contesto in ri-costruzione post-sisma e con l’obiettivo di fornire servizi di accoglienza, integrazione e tutela a persone che come obiettivo hanno quello di ri-costruire una loro vita. Dei primi 15 beneficiari, cinque minori mentre tre sono ad oggi totalmente integrati nel contesto locale avendo di fatto trovato in L’Aquila la loro nuova città. Da allora il progetto è stato rinnovato nel Bando del Ottobre 2013 per il triennio 2014/2016 e ad oggi confermato fino al 2019.
Nell’arco di questi anni il progetto ha subito anche un’evoluzione territoriale grazie al partenariato con il Comune di Castel del Monte che ha portato a 36 i posti a disposizione del progetto (21 a L’Aquila e 15 a Castel del Monte).

Battiti di integrazione. Il progetto Sprar del Comune dell’Aquila (Comitato territoriale Arci L’Aquila) – Scarica la pubblicazione in formato PDF

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